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COME DIVENTARE SKIPPER

Lo SKIPPER è l’ufficiale di navigazione del diporto e a lui spetta il comando delle imbarcazioni da diporto, a motore o a vela, adibite al noleggio per la navigazione nelle acque marittime.
In italiano il termine SKIPPER ha assunto un’accezione più limitata rispetto ad altre lingue, infatti esso non viene utilizzato genericamente per indicare il capitano di qualsiasi nave, ma piuttosto per identificare il conduttore di barche a vela nel corso di competizioni sportive.

Tuttavia, lo SKIPPER si occupa ed è responsabile, principalmente della conduzione, e più in generale della gestione nautica: tutto ciò che riguarda gestione, organizzazione, manutenzione, sicurezza, rapporti con l’equipaggio, con autorità marittima, con gli ospiti dell’unità e con l’armatore o la società armatrice e di tutto ciò possa servire allo svolgimento pratico dell’attività ludica a cui è destinata l’unità. Quindi lo SKIPPER è responsabile in tutto e per tutto del bene a lui affidato ed è ancor più responsabile della vita delle persone che si trovano a bordo.

Per diventare SKIPPER è necessario seguire un corso apposito disciplinato in Italia dalla LEGGE 647/1996, la quale ha istituito il titolo professionale di conduttore di imbarcazioni da diporto adibite al noleggio per le acque marittime, successivamente trasformato in ufficiale di navigazione del diporto dalla LEGGE 121/2005.

Innanzitutto per conseguire tale titolo è necessario possedere i seguenti requisiti:

  • Aver compiuto 18 anni di età
  • Essere in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado
  • Aver completato un periodo di addestramento a bordo di 36 mesi di navigazione, comprensivo di almeno 24 mesi su navi ed imbarcazioni da diporto adibiti al noleggio con la qualifica di mozzo o di allievo ufficiale di navigazione del diporto.

Inoltre è indispensabile aver frequentato con esito positivo i seguenti corsi:

  • Antincendio di base
  • Sopravvivenza e salvataggio
  • Sicurezza personale e responsabilità sociali (PSSR)
  • Marittimo abilitato ai mezzi di salvataggio (MAMS)
  • Global marittime destress safety system (GMDSS) e radar
  • Primo soccorso elementare

Dopo aver completato l’addestramento l’allievo dovrà sostenere un esame teorico pratico per dimostrare di aver acquisito le conoscenze e le capacità necessarie allo svolgimento dei compiti e delle mansioni dell’ufficiale in servizio di guardia in navigazione. L’esame si svolge presso le CAPITANERIE DI PORTO o gli UFFICI CIRCONDARIALI MARITTIMI.

Generalmente la prova d’esame verte sulle seguenti materie:

  • Equipaggio della nave
  • Diritti e doveri del comandante
  • Contratti di utilizzazione delle unità da diporto
  • Navigazione e manovra
  • Impiego dei mezzi antincendio Salvataggio e primo soccorso
  • Segnalazioni di soccorso

Infine per ottenere la qualifica professionale di ufficiale di navigazione del diporto e poter così esercitare la professione dello SKIPPER bisogna possedere anche le seguenti certificazioni:

  • Iscrizione nelle Matricole della Gente di Mare di prima categoria
  • Patente nautica
La patente nautica ha una validità di 10 anni e ne esistono di quattro tipi:
  • 1.per la navigazione entro 12 miglia dalla costa:
  • 2.per la navigazione entro 12 miglia dalla costa, limitata alle sole unità a motore
  • 3.per la navigazione senza alcun limite dalla costa
  • 4.per la navigazione senza alcun limite dalla costa, limitata alle sole unità a motore

Per iscriversi all’elenco delle Matricole della Gente di Mare occorre presentare un’istanza scritta presso le Capitanerie di Porto, i requisiti richiesti sono:

  • Essere cittadino comunitario
  • Essere domiciliato nel territorio dello stato
  • Aver sostenuto l’esame con esito positivo
  • Essere in possesso dell’idoneità fisica e del certificato di vaccinazione antitetanica in corso di validità, rilasciato dalla A.S.L. di ppartenenza e attestante almeno due dosi di vaccino
  • Non aver subito condanne varie.

La professione dello SKIPPER a molti lati positivi e altrettanti negativi, fra i lati positivi troviamo il contatto con la natura e il mare, i delfini che danzano sulla prua, gli splendidi tramonti, i prodotti sui quali si lavora come lussuosi yacht, i viaggi anche in mete lontane, le persone che si incontrano, la bellezza di far parte di un equipaggio o di un team, orari che a seconda del periodo possono essere molto flessibili ed un buono stipendio. Tra i lati negativi troviamo innanzitutto la mancanza di regole e tutela contrattuale, cioè come potete essere imbarcati in due giorni vi possono sbarcare in 2 minuti trovando anche i motivi più assurdi, dormire poco e condizioni poco riposanti, vivere con persone con le quali non si va d’accordo, la pulizia costante e quotidiana dell’imbarcazione, soddisfare le esigenze più assurde degli ospiti a bordo e infine, ma non meno importante è la lontananza per lunghi periodi dalla famiglia.

La professione dello SKIPPER è una professione che porta a viaggiare anche per lunghi periodi, quindi è consigliabile pensare bene prima di partire, perché in mare si sa quando si parte, ma non si sa quando si arriva o torna. La necessità di stare lontano per molto tempo può rendere i rapporti d’affetto difficili per lo SKIPPER sia per le difficoltà nel crearsi una famiglia, ma soprattutto perché può risultare difficile far capire alla ragazza o alla moglie tale tipo di vita. Sono tanti i lati positivi e negativi di questa professione, sta’ a chi fa questo lavoro essere in grado di gestirli