Vangelo di Matteo

Per la tradizione il primo vangelo ad essere composto a motivo della sua lunghezza, per la critica il secondo vangelo in virtù delle fonti utilizzate. Gli autori antichi attribuiscono all’apostolo Matteo la paternità di questo testo, essendo anche l’unico in grado di saper scrivere, almeno esplicitamente, data la sua professione di esattore delle tasse.

Sono almeno due gli elementi che possono aiutare a proporre un ambito cronologico per questo testo: il possibile riferimento alla presa di Gerusalemme ed il possibile riferimento alla struttura della Chiesa primitiva.