Vangeli in Ebraico

Carmignac era arrivato a formulare questa ipotesi dopo aver sperimentato una retroversione del testo greco dei sinottici nella lingua dei rotoli del Mar Morto e aver trovato in tal modo, attraverso una serie di calchi e di corrispondenze tra le due lingue, l’origine di numerosi semitismi di composizione (giochi di parole basati su assonanze presenti nella lingua semitica), di trasmissione (interpretazioni errate nel testo greco dovute a scambi di lettere nella trascrizione o nella lettura di un originale semitico), di traduzione.

Per dare corpo alla sua ipotesi, Carmignac dedica una parte notevole delle poche pagine del suo libro alla elencazione di tutti coloro che lo hanno preceduto nello studio del problema dell’origine semitica dei vangeli, e altrettante pagine sono riempite da una minuziosa bibliografia relativa alle retroversioni dei vangeli in ebraico precedenti quella da lui elaborata. Nonostante ciò, la parte del libro che ci riguarda da vicino presenta, anche se in poco spazio, una serie di spunti interessanti.