Definizione cronologia

La questione della definizione cronologica dell’epoca di composizione e di pubblicazione degli scritti del Nuovo Testamento sembra destinata a rimanere un problema aperto. L’impossibilità di risolverlo risiede nelle sue stesse premesse, contenute nell’enunciazione appena riportata: fissare in qualche modo i concetti di ‘composizione’ e di ‘pubblicazione’ di un qualunque testo, e specialmente di un testo antico o medioevale, è notoriamente difficile, ma nel caso dei testi neotestamentari è inattuabile, se non altro per l’impossibilità di coniugare un ipotetico momento di composizione con un altrettanto ipotetico momento di pubblicazione.

Le scoperte papiracee e le indagini sull’elaborazione e la struttura del documento "Q" e delle altre fonti utilizzate dagli evangelisti hanno dimostrato che, per quanto si tenti di risalire indietro nelle fasi compositive ricostruibili, nessuno è arrivato ad individuare un punto certo di ‘nascita’ di un testo, al quale poter attribuire una data univoca. Allo stesso modo, lo studio sistematico (tuttora in corso presso vari centri internazionali di ricerca) dei manoscritti e delle diverse forme di testo di cui questi sono portatori conferma che il concetto di pubblicazione ‘definitiva’ di ciascuno degli scritti del Nuovo Testamento, o anche delle raccolte più o meno ampie di essi, non dové affermarsi se non in una fase molto avanzata della loro storia.

Perciò il problema della cronologia dei testi del Nuovo Testamento, inteso come problema impostato su basi esclusivamente scientifiche, rimane aperto. Il che è un fatto positivo, se considerato, come è, uno stimolo e una sollecitazione al progresso degli studi e all’approfondimento della ricerca.