Quinta Stagione

Più natura, meno medicine

E se vivessimo oltre i 100 anni?

Da qualche anno ci siamo abituati all’idea che a 60 o a 65 anni non inizia il periodo del declino che porta velocemente alla fine, ma che ci possiamo ragionevolmente attendere ancora qualche lustro di vita attiva e l’aldilà può attendere anche oltre gli 80 anni.

Effettivamente, la statistica ci dice che un bambino nato oggi in Italia può aspettarsi di vivere 85 anni se è femmina e 80anni e mezzo se è maschio.

E che a 65 anni oggi le donne hanno ancora un’aspettativa di vita “residua” di 22 anni a fronte dei 19 anni per gli uomini. Dati, questi ultimi, che ci parlano di un drastico aumento della longevità rispetto al passato: facendo un confronto con il 1972, alla 65esima candelina, tutti (uomini e donne) oggi possiamo attenderci di vivere sei anni in più di quanto ci si poteva attendere allora !

Di questa nuova opportunità ormai sono consapevoli in molti e non a caso i sessantenni di oggi non hanno la mente rivolta solo ai ricordi e al passato, ma anche al vivere al meglio il presente, ai progetti e al futuro dei successivi vent’anni.


La tartaruga gigante può vivere fino a 260 anni

Ma se ci dicessero che la longevità non ha smesso la sua lunga corsa al rialzo e che l’asticella dell’aspettativa di vita potrebbe alzarsi ancora di un bel po’, magari oltre i 100 anni ?

Fantascienza? Pare di no, a giudicare dall’attenzione sempre maggiore che i demografi stanno dedicando ai centenari e ai cosiddetti supercentenari, cioè a chi ha superato i 105 anni. Come racconta uno studio dedicato a questa popolazione svolto dal Dipartimento di Statistica dell’Università Sapienza di Roma (1), in Italia il numero dei decessi dopo i 100 anni negli ultimi dieci anni è più o meno raddoppiato, passando da 4.200 a 8.200. Non solo: il numero dei centenari in vita è raddoppiato negli ultimi dodici anni, erano circa 9.000 nel 2005, mentre nel 2017 ne risultavano 18.000.

E senza arrivare a queste età estreme, anche altri dati ci fanno capire che può capitare di vivere ancora più a lungo di quanto ci siamo immaginati finora.

Ad esempio, negli ultimi dodici anni è successo che le donne che sono arrivate a compiere 80 anni hanno migliorato la loro aspettativa di vita “residua” da 6,8 a 10,3 anni e gli uomini da 5,5 a 8,5.

Sarà una fortuna se ci capiterà di vivere così a lungo, oltre ogni nostra immaginazione ? Dipenderà molto dalla qualità della vita “residua” e dalle condizioni di salute. Così come dipenderà dalla capacità di rivedere nuovamente il nostro assetto mentale verso il futuro.

Non ultimo, dipenderà dalla tenuta del sistema pubblico (previdenziale, sanitario) e privato (risparmi, famiglia) che saranno caricati ancor più di oggi della responsabilità di far fronte a questa incredibile trasformazione demografica e sociale.