Quinta Stagione

Più natura, meno medicine

Esercizio Fisico


Con l’avanzare dell’età, si va incontro a una serie di problematiche fisiche e psichiche che vanno a toccare un po’ tutti gli organi del nostro corpo. Si tratta di un progressivo logoramento, un processo del tutto naturale e inevitabile che, tuttavia, può essere rallentato e affrontato in modo più sereno prendendosi semplicemente più cura di se stessi. L’esercizio fisico, se eseguito con costanza e in modo razionale, che tenga quindi conto dell’età e delle reali condizioni fisiche di chi lo pratica, fa sì che non solo questa degenerazione venga limitata, ma addirittura in alcuni casi regredisca.

La scienza conferma

I ricercatori israeliani della Sackler School of Medicine dell'Università di Tel Aviv, hanno dimostrato come le cellule staminali muscolari, che nel corso degli anni vanno gradualmente diminuendo, attraverso l’allenamento si auto-rigenerino, creando una vera e propria barriera contro l’invecchiamento. Uno studio dell'American College of Sports Medicine ha constatato che con una sola ora e mezza di esercizio aerobico alla settimana, si riescono a prevenire ben 40 malattie croniche e il pericolo di ammalarsi di Alzheimer diminuisce del 50%. Sempre alcuni giorni fa, i colleghi dello Swiss Federal Institute of Technology di Zurigo, nella loro pubblicazione su BMC Public Health, hanno evidenziato, dopo avere reclutato 712 veterani della Seconda guerra mondiale, che più di 50 anni prima per fare il servizio militare avevano dovuto superare esami fisici molto impegnativi, come chi aveva fatto sport negli anni delle scuole superiori, a 70 anni era decisamente più in forma e sano dei coetanei sedentari.

Anni azzurri e fitness, tutti i benefici

Esaminiamoli brevemente, apparato per apparato, cominciando da quello respiratorio che negli anziani, a causa dell’indurimento dei vasi sanguigni, della minore funzionalità dei muscoli respiratori unita alla diminuzione della mobilità costale porta, anche dopo un piccolo sforzo, a una respirazione affannosa. Stretching, ginnastica respiratoria e attività cardiovascolare permettono al proprio sistema respiratorio di riprendere a funzionare correttamente. Ma l’organismo che, più di tutti beneficia della pratica dell’attività motoria è il cuore. L’anziano allenato, infatti, ha un muscolo cardiaco in grado di contrarsi maggiormente, a riposo ha una frequenza cardiaca inferiore e, grazie alla superiore gittata sistolica, ha tessuti più irrorati e ossigenati. E passiamo al nostro sistema scheletrico. E’ risaputo che, con il passare del tempo, le nostre ossa si demineralizzano, divenendo molto più fragili. Ebbene, l’esercizio fisico, svolto a carico, come ad esempio, camminare, contribuisce a mantenere una più che discreta densità ossea, evitando pericolose e spesso fatali fratture. Un altro elemento che viene incrementato notevolmente con l’attività motoria è la forza, un parametro assolutamente da non sottovalutare per motivi fisici e psichici. A una certa età, fatalmente, il numero e la grandezza dei mitocondri diminuiscono e i muscoli non sono più in grado di assolvere pienamente ai propri compiti. Anche in questo caso un regolare esercizio fisico vascolarizza il muscolo e aumenta il numero e grandezza dei mitocondri, donando maggiore sicurezza e autonomia.


Quando si allena il corpo si allena anche il cervello

Sino a qui abbiamo visto come l’esercizio fisico possa farci guadagnare anni di vita in salute fisica. Ma, se fossimo poco presenti cerebralmente, a cosa ci servirebbe tanta longevità? Il problema se lo sono posto ultimamente numerosi scienziati di tutto il mondo (la Vrije Universiteit di Amsterdam in Olanda, l’University of Calgary di Alberta in Canada, l’Università di Edimburgo nel Regno Unito, l’Harvard Medical School nel Massachusetts, la Columbia University di New York) e le conclusioni sono state pressoché univoche. La strategia più efficace per prevenire e rallentare il declino cognitivo è l’attività fisica. Un po’ di moto quotidiano contribuisce a irrorare maggiormente il nostro organo pensante ed evita l’inevitabile perdita di volume della massa cerebrale. Non solo, ma grazie alle nuove tecnologie di diagnostica per immagini, si è scoperto che l’esercizio fisico stimola anche la nascita di nuove cellule nell'ippocampo, la struttura del cervello che controlla memoria e apprendimento, e contribuisce persino a creare nuovi contatti sinaptici, meccanismi sino a qualche tempo fa ritenuti impossibili.

L’esercizio fisico più adatto

Durante la terza età si può praticare qualsiasi attività fisica, a patto che sia moderata e costante. E’ evidente che saranno avvantaggiati gli anziani che non hanno condotto una vita sedentaria e che non soffrono di patologie cardiovascolari o articolari. Ma anche in tal caso, sotto attento controllo medico, non vi è alcuno sport precluso. Detto ciò, vi sono alcune attività più adatte di altre. Eccole.

Fit Walking

Idoneo per chi, senza porsi particolari obiettivi, desidera semplicemente mantenersi in buona salute, camminando a passo sostenuto all’aria aperta. Il segreto è farlo per almeno una mezz’ora al giorno. Gli effetti positivi sono molti: è un ottimo allenamento per l’apparato cardiorespiratorio, aumenta la densità ossea e la resistenza, favorisce il ritorno venoso e tonifica i muscoli, soprattutto degli arti inferiori.

Ginnastica in acqua

Può essere praticata proprio da tutti, anche da chi per motivi di schiena, eccessivo peso o problemi articolari, specie agli arti inferiori, è bene esegua attività senza sovraccarico per le anche e ginocchia. Il corpo in acqua, infatti, alleggerito di parte del suo peso, si muove liberamente, senza rischiare quei microtraumi che l’attività sul suolo provoca. Essendo poi la resistenza dell’acqua sei volte superiore a quella dell’aria, il lavoro muscolare, anche attraverso esercizi molto semplici, è notevole. Si migliora la circolazione venosa: l'idromassaggio creato dai movimenti stimola il ritorno del sangue verso il cuore. Infine, l’attività in acqua, specie se calda, favorisce il rilassamento muscolare e psicologico, alleviando dolori, rigidità e stress.

Pilates

È un metodo di ginnastica dolce particolarmente indicato per gli anziani, in quanto si compone di sequenze di movimenti (ben 500) fluidi, controllati e armonici. Grande importanza assumono la respirazione e la postura corporea. Ogni esercizio deve essere eseguito in modo molto preciso e, sempre coordinato alla respirazione. Anche la stabilizzazione del baricentro, è fondamentale e la si ottiene attraverso specifici esercizi per il cosiddetto ‘core’, ovvero tonificando addominali, lombari e dorsali.