Joshua ben Joseph - Parte IV

CAPITOLI 31 - 40

Il significato della Pentecoste

Gesù visse ed insegnò sulla terra un Vangelo che affrancò l’uomo dalla superstizione di essere un figlio del demonio e lo elevò alla dignità di figlio per fede di Dio. Il messaggio di Gesù, quale egli predicò e visse ai suoi giorni, risolveva in modo efficace le difficoltà spirituali dell’uomo al tempo della sua enunciazione. Ed ora che egli ha lasciato personalmente il mondo, invia al suo posto il suo Spirito della Verità che è destinato a vivere nell’uomo e a riaffermare il messaggio di Gesù per ogni nuova generazione, in modo che ogni nuovo gruppo di mortali che appare sulla faccia sulla Terra abbia una versione nuova ed aggiornata del Vangelo, quell’illuminazione personale e quella guida collettiva che permettono all’uomo di risolvere efficacemente le sue difficoltà spirituali sempre nuove e diverse.

La prima missione di questo spirito è di sostenere con vigore la verità, perché è l' accesso alla verità di Dio, e quindi la sua comprensione, che costituisce la forma più elevata della libertà umana. Il proposito di questo spirito è inoltre di rimuovere la sensazione del credente di essere rimasto solo, con un Dio lontano. Poiché Gesù ha vissuto tra gli uomini, tutti i credenti proverebbero un senso di solitudine se lo Spirito della Verità non fosse venuto a dimorare stabilmente nel cuore degli uomini.
Questa effusione dello spirito del Figlio preparò efficacemente la mente di tutti gli uomini normali alla successiva effusione nell’Universo dello spirito del Padre su tutta l’umanità. In un certo senso, questo Spirito della Verità è lo spirito sia del Padre Universale che del Figlio Creatore.

Non si può avere una coscienza intellettuale dello Spirito della Verità effuso. Lo spirito non crea mai una coscienza di se stesso, ma solo una coscienza di Gesù, il Figlio. Fin dall’inizio Gesù insegnò che lo spirito non avrebbe parlato di se stesso. La prova della comunione con lo Spirito della Verità non va cercata, quindi, nella presa di coscienza di questo spirito, ma piuttosto nella accresciuta esperienza di amore e di comunione con Gesù.

Lo spirito è venuto anche per aiutare gli uomini a sempre meglio comprendere le parole del Maestro, il cammino verso Dio, come pure per illuminare e reinterpretare la sua vita sulla terra. Poi, lo Spirito della Verità è venuto ad aiutare il credente a testimoniare le realtà degli insegnamenti di Gesù e della sua vita, quale egli visse nella carne e quale vive ora di nuovo nel singolo credente di ogni generazione successiva di figli di Dio ripieni dello spirito.

Così è evidente che lo Spirito della Verità viene realmente a condurre tutti i credenti in tutta la verità, nella conoscenza sempre maggiore dell’esperienza della coscienza spirituale vivente e crescente della realtà della filiazione eterna ed ascendente con Dio.

Gesù visse una vita che è una rivelazione dell’uomo sottomesso alla volontà del Padre, non un esempio che ciascuno dovrebbe tentare di seguire alla lettera. Questa vita di Gesù nella carne, con la sua morte sulla croce e la risurrezione successiva, divennero da subito quasi un nuovo Vangelo come di un riscatto che doveva essere pagato per liberare l’uomo dalla presa del maligno – per liberare l'uomo dalla condanna di un Dio offeso. 

Ciò nonostante, benché il Vangelo sia stato distorto in questa maniera, rimane il fatto che questo nuovo messaggio 'su' Gesù (e non 'di' Gesù) conservò comunque molte delle verità e degli insegnamenti fondamentali del Vangelo iniziale del regno. E presto o tardi queste verità nascoste del Vangelo 'di' Gesù, ovvero della paternità di Dio e della fratellanza degli uomini, emergeranno per trasformare efficacemente la civiltà di tutta l’umanità.

Ma questi errori intellettuali non interferirono in alcun modo con il grande progresso dei credenti nella crescita dello spirito. In meno di un mese dopo l’effusione dello Spirito della Verità, gli apostoli fecero maggiori progressi spirituali individuali che durante i loro quasi quattro anni di associazione personale ed affettuosa con il Maestro. Né questa sostituzione del 'fatto' della risurrezione di Gesù alla 'verità' del Vangelo salvifico della filiazione con Dio, non interferì in alcun modo con la rapida diffusione dei loro insegnamenti; al contrario, questa de-enfatizzazione del messaggio di Gesù da parte dei nuovi insegnamenti sulla sua persona e sulla sua risurrezione sembrò facilitare grandemente la predicazione della Buona Novella.

L’espressione “battesimo dello spirito”, che divenne di uso così generale in questo tempo, significava semplicemente il ricevimento cosciente di questo dono dello Spirito della Verità ed il riconoscimento personale di questo nuovo potere spirituale come un accrescimento di tutte le influenze spirituali precedentemente sperimentate dalle anime che conoscevano Dio.