Guglielmotti Alumni

Nihil difficile volenti


Una sede non fa una scuola. Questo avrebbe potuto essere il motto del Liceo Guglielmotti per mezzo secolo, durante il quale l’Istituto si è sviluppato, ha guadagnato in prestigio e credibilità divenendo un luogo di formazione di una classe dirigente non solo cittadina, un solido punto di riferimento culturale, un laboratorio di decifrazione del presente attraverso lo studio della civiltà classica, insomma un patrimonio formativo cospicuo ed irrinunciabile per generazioni di civitavecchiesi.

Tutto questo grazie alle sole risorse umane senza poter contare su un luogo fisico stabile, in decenni di nomadismo attraverso appartamenti, chiostri, locali ad uso commerciale, prefabbricati, decenni nei quali tutti in città sapevano dell’esistenza di un liceo classico, ma pochi erano in grado di localizzarlo fino al 1987, quando fu inaugurata la nuova ed attuale sede che – per una sorta di legge di compensazione – apparve subito la più confortevole e completa struttura scolastica cittadina, per l’ampiezza della palestra e dell’aula magna, la spaziosità e luminosità degli ambienti e in particolare delle aule, l’esteso spazio verde ed il parcheggio. Poterono allora trovare adeguato spazio la corposa biblioteca e il gabinetto di scienze cui si aggiunsero i laboratori di lingua inglese e di informatica, garanzia di un più completo servizio per gli allievi. Perché, se è vero che una sede non fa una scuola, è vero però che una scuola è completa se ha una sede.

Il Regio Ginnasio “Padre Alberto Guglielmotti”, poi Liceo, iniziò a funzionare nel 1935 con sede provvisoria nel fabbricato dell’ex Punto Franco, prospiciente la darsena romana nel porto, un edificio che era curiosamente noto con la colorita denominazione di Palazzo del Baccalà, perché al pianterreno si trovava un magazzino di lavorazione del popolare alimento.

La struttura, come moltissime altre, non resse al furioso bombardamento del 14 maggio 1943 e nel dopoguerra il liceo fu ospitato nel plesso della scuola media Manzi che fu sede provvisoria fino agli anni settanta. Nel frattempo tuttavia, per il notevole aumento demografico, il miglioramento delle condizioni economiche ed una crescente domanda di istruzione elevata, la popolazione liceale crebbe al punto di rendere necessaria l’utilizzazione di altri locali che furono individuati in appartamenti in via dei Bastioni ed in un locale pianterreno di via Matteini.

Nel 1965 all’indirizzo classico fu affiancato quello scientifico che si sviluppò poi come liceo autonomo intitolato a Galileo Galilei.

Fra gli anni settanta e ottanta, in una fase di calo delle iscrizioni, il liceo fu costretto ad ulteriori peregrinazioni e sistemazioni di fortuna, da un pianterreno di via Annovazzi a un prefabbricato di via Canova, poi finalmente fu posta la prima pietra dell’edificio attuale che fu aperto, come detto, nel 1987. Da allora le iscrizioni ripresero a salire, tanto che nei primi anni novanta si giunse al massimo storico di cinque sezioni. Nel 1995 divenne attivo poi anche l’indirizzo socio-psico-pedagogico che è giunto attualmente a tre sezioni.

A partire dall'a.s. 2012-'13, in seguito alle operazioni di accorpamento dei plessi scolastici che hanno interessato Civitavecchia al pari dell'intero territorio nazionale, agli indirizzi liceali classico e delle scienze umane è stato associato il liceo artistico. Con questa nuova configurazione l'istituto si può finalmente proporre al territorio come un polo di studi umanistici unitario e completo.