L'ultimo Papa

Il Mar Rosso

Gesù si alzò dal bancone su cui era stato sepolto e si avviò verso l’uscita del sepolcro.

Il volto sereno di colui che aveva compiuto fino in fondo la propria missione. Sereno ma determinato. Determinato perché gli avevano offeso i suoi piccoli, determinato perché non avevano voluto ascoltarlo, determinato perché gli oppressori sembravano uscire vincitori, determinato perché la sua bellissima ma terribile Buona Novella avrebbe dovuto raggiungere gli angoli più remoti della terra.

Dal volto sereno ma determinato, chiunque avrebbe potuto capire che nella sua mente e nel suo cuore una frase stava rapidamente passando: “Ora tutto ha inizio”.

Nei tempi di Dio, la parola ‘ora’ potrebbe essere durata duemila anni. Nei tempi di Dio quella frase potrebbe essersi conclusa oggi.

Oggi, quindi, tutto ha inizio.

Perché tutto potrebbe avere inizio oggi? Perché quello che abbiamo visto finora non è stato l’annuncio della Buona Novella.

È stato di tutto; la creazione di una nuova religione, la creazione di uno stato religioso, la creazione di eserciti religiosi, la creazione di nuove catene spirituali, la continua ricerca di sottomissione del popolo di Dio con lusinghe e minacce, con la paura e una futura, lontana nel tempo redenzione. Ma non è stato l’annuncio della Buona Novella.

È stato di tutto; il ribaltamento di “chi vuole essere il più grande, si faccia servo dei più piccoli”, il ribaltamento di “vi distingueranno dagli altri per come vi amerete”, il ribaltamento dell’ossequiare i potenti e non proteggere ed amare i piccoli. Ma non è stato l’annuncio della Buona Novella.

È stato di tutto; i sandali hanno lasciato il posto alle babbucce dorate, agli anelli d’oro, alle catene massicce, alle porpore e agli ermellini. Scandali, violenze, esempi di morte e non di vita. È stato di tutto, ma non l’annuncio della Buona Novella.

“Beati i miti, perché stanno per ereditare la terra”. Sì ma dopo, quando tutto sarà finito.

“Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché stanno per essere saziati.”. No, ma non ora, dopo, alla fine.

E così si potrebbe continuare all’infinito. La Buona Novella è stata distorta, raggirata, interpretata a proprio uso e consumo,a propria convenienza.

Il tempo della legge del cuore non è ancora cominciato. Stiamo ancora digerendo a fatica i 10 comandamenti e non siamo ancora in grado di rispettarli. Chi doveva tracciare la strada si è perso. Chi doveva vivere in mezzo alle sue pecore, si è trasferito nei palazzi, chi doveva mangiare e dormire con loro si è allontanato dall’ovile, i lupi ne hanno fatto strage e la voce del pastore non è riconosciuta.

Ma adesso il tempo si è concluso ed il Mar Rosso si sta riaprendo di nuovo.

Ma questa volta non per unire due rive, ma dividere il mare da chi starà su un lato o chi sceglierà l’altro, con chi deciderà di stare con Gesù o contro Gesù. Il tempo di chi pensava di poter stare da entrambi i lati è scaduto. Il mare si sta aprendo sotto le proprie gambe.

Non ci saranno scuse o misteri che non si possono capire; il Mar Rosso sta dividendo ciò che è bene e ciò che è male. Senza zone di grigio, senza zone di compromesso. Il bene è bene e viene ricompensato e il male è male e viene punito.

Il pianto della madre che sta seppellendo il proprio piccolo è giunto forte alle orecchie di Dio, più di qualunque preghiera, più di qualunque predica, più di qualunque dichiarazione di fede.

Ma ora tutto ha inizio e il Mar Rosso si sta dividendo. Non è più tempo di litanie ma di azioni, di prese di posizione, di dichiarazioni, non con intenti o pronunciamenti, ma con azioni decise, adesso è necessario uscire allo scoperto.

Io sto con Gesù.